venerdì, settembre 08, 2006

Dopo un massimo viene una discesa ... compreso

Oro (chiusura a 618,90 min 615,00) e Petrolio (chiusura a 67,32 min 66,76)

Il petrolio continua il suo calo, nonostante i dati sulle scorte: 330,6 milioni di barili (-2,2 milioni di barili rispetto alla settimana scorsa). Il calo è stato legato più che altro all’aumento dei prodotti raffinati (benzina e nafta) che implica un mercato dove le tensioni sono in calo. Il calo delle scorte di petrolio è dovuto, secondo l’EIA (Energy Information Agency) al calo delle importazioni, che sono state di 10,4 milioni di barili al giorno per la settimana fino al 1° settembre, un calo di quasi 800 mila barili al giorno rispetto alla settimana precedente. Un analista ha commentato su un fenomeno interessante: questo Labor Day ha segnato la prima volta in due anni che il prezzo del petrolio è più basso rispetto all’anno precedente. Si pone la domanda se questo è l’inizio di un cambiamento di rotta per questa materia prima.

Calo per l’oro ieri con i timori per un altro rialzo dei tassi d’interesse, reso necessario per il contenimento dell’inflazione. Altri analisti ritengono invece che l’inflazione dovrebbe calare insieme ai prezzi d’energia. Questo ragionamento segue come conseguenza dell’osservazione sopra nella sezione sul petrolio: se i prezzi dell’energia sono in forte calo, si potrebbe ragionevolmente aspettarsi un calo dell’inflazione. Alcuni analisti quantificano l’effetto in un tasso d’inflazione per il settembre di 2,5% rispetto al 4% di agosto. Durante il periodo, il petrolio greggio è stato in calo di 10%. Il calo dell’oro è probabilmente anche legato al calo apparente delle tensioni mondiali. La società sud-africana Goldfields ha annunciato che amplierà la produzione di due delle sue miniere già esistenti. L’effetto sarà un aumento di 10 milioni di once spalmate nel periodo 2011 – 2021.

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