
martedì, febbraio 27, 2007
giovedì, febbraio 22, 2007
"Io l’amante? Il mio livello è ben altro"

ROMA
Malizie. A volte vere e proprie cattiverie.
E poi un assordante chiacchiericcio che mescola politica e sesso, carriere fulminanti e liti coniugali. Dentro il tritacarne, stavolta, c’è finita pure lei, indicata come la donna che avrebbe fatto perdere la testa al Cavaliere, scatenando le ire di Veronica.
E lei è Michela Vittoria Brambilla, 39 anni, tipo tosto, sexy e rossa di capelli. Ex modella (è stata miss Romagna), figlia di un industriale di trafilerie e titolare di aziende di prodotti alimentari, oggi è presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio e dalla fine di novembre presidente dei Circoli della Libertà. Un’ascesa politica al fulmicotone, artefice della quale - dicono - sia stato proprio Silvio Berlusconi.Ha voglia di replicare a queste malizie?«Guardi, io non posso finire in questo chiacchiericcio, perché sono di un altro spessore. Sono un imprenditore e questo mi toglie dal gioco. Col mio pedigree nessuno può giudicarmi per niente altro».
Nonostante ciò, lei è circondata da invidie e gelosie. Proprio l’altro giorno una senatrice di Forza Italia lamentava di tutte queste avvenenti trentenni senza arte né parte che entrano in politica...«Io penso che le persone vadano giudicate per quello che fanno. E credo che le cinquantenni farebbero meglio a collaborare con noi trentenni: chi non riconosce l’importanza delle nuove leve, come invece Berlusconi fa, è assolutamente miope. Non conosco bene la realtà di queste giovani deputate, perché è ovvio che chi parlava non poteva riferirsi a me. Io sono su un altro livello: i miei diritti li ho conquistati sul campo e mi sono meritata sempre tutto. Voglio dire, io parlo di economia... E le dirò, tutta questa gelosia nei miei confronti non mi risulta proprio. Anzi, ho riscontrato un’enorme solidarietà femminile, proprio per il mio indubbio valore. Anche se è vero, come si dice, che la moglie è l’ultima a sapere delle corna».
E’ innegabile, però, che Berlusconi la sostenga moltissimo: e che da questo lei abbia ricevuto un’enorme esposizione. Qualche settimana fa, parlando della sua ascesa, «il Riformista» titolò «Miss Brambilla, una Vittoria rossa per Berlusconi»... «Senta, che Berlusconi apprezzi il mio lavoro è un dato di fatto. Ma lui come mille altre persone, perché nel mio caso i risultati parlano da sé. Che il presidente punti sulle nuove generazioni, soprattutto nel mio caso non è legato al sesso ma appunto all’età. La mia non è una scalata nel senso classico del termine, ma un premio ricevuto per aver lavorato con impegno e professionalità: non è stato un regalo di nessuno, e certamente non del presidente. E non può generare invidie o gelosie perché è tutta meritata: ogni apprezzamento nei miei confronti è supportato dai fatti. In più, confondere Berlusconi con i Circoli è come voler mischiare le mele e le patate... I Circoli non sono una costola di Forza Italia: camminano da soli e brillano di luce propria. Certo, io mi rivolgo al Presidente di continuo per chiedergli consiglio, e sarei pazza se non lo facessi con tutta l’esperienza che ha. E’ un grande leader, e non devo certo essere io a elencarne le virtù. Ho l’appoggio di tantissime altre persone: anche Fini mi apprezza molto...».
Nessuno screzio quindi con Marcello Dell’Utri, che dei Circoli è un po’ il padre?«Ma figuriamoci! Non si potrebbe essere più fuori strada. Oltre a Berlusconi, io ho due grandi sostenitori, e sono Bondi e Dell’Utri. Dell’Utri è un mio alleato: mi rivolgo sempre a lui e lavoriamo benissimo insieme».Lei pensa che le ultime vicende familiari possano indebolire politicamente il suo presidente?«Guardi, questa storia che non mi appassiona, e credo che non avrà alcuna influenza sul futuro del presidente. E’ un fatto di nessuna importanza».In verità la lettera della signora Lario e la risposta di Berlusconi hanno fatto il giro del mondo...«E’ una vicenda privata. Se vuole, io posso anche augurare loro una riconciliazione: ma mi creda, per il Berlusconi politico non cambierebbe niente se fanno pace o no».
venerdì, febbraio 02, 2007
Michela Vittoria Brambilla: «Tenetemi fuori dal gossip»

«Sono di un altro spessore, col mio pedigree nessuno può giudicarmi»
La presidente dei Circoli della Libertà smentisce in un'intervista ogni ipotesi di coinvolgimento nel caso Veronica Lario-Berlusconi
ROMA - «Io non posso finire in questo chiacchiericcio, perché sono di un altro spessore. Sono un imprenditore e questo mi toglie dal gioco. Col mio pedigree nessuno può giudicarmi». Michela Vittoria Brambilla, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio e dalla fine di novembre presidente dei Circoli della Libertà, in un'intervista al quotidiano La Stampa ha smentito così le voci che la vedevano in qualche modo coinvolta nelle vicende che hanno portato allo scambio di lettere tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi.
«SILVIO? APPREZZA IL MIO LAVORO» - «Che Berlusconi apprezzi il mio lavoro è un dato di fatto - ha affermato Brambilla -. Ma lui come mille altre persone, perchè nel mio caso i risultati parlano da sè. La mia non è una scalata nel senso classico del termine, ma un premio ricevuto per aver lavorato con impegno e professionalità: non è stato un regalo di nessuno e certamente non del presidente. Ogni apprezzamento nei miei confronti è supportato dai fatti. Ho l'appoggio di tantissime altre persone, anche Fini mi apprezza molto e oltre a Berlusconi ho due grandi sostenitori, come ad esempio Bondi e Dell'Utri. Dell'Utri è un mio alleato, mi rivolgo sempre a lui e lavoriamo benissimo insieme».
LA CARICA DEI TRENTENNI - La giovane e battagliera presidente dei Circoli, nota anche per il suo impegno sul fronte animalista (è stata l'ispiratrice della campagna «Finalmente entro anch'io» per l'accesso dei cani nei locali pubblici), ha voluto anche replicare alle critiche ricevute, in particolare da una senatrice di Forza Italia nei confronti delle tante trentenni senza arte ne parte che entrano in politica. «Penso che le persone vadano giudicate per quello che fanno - ha detto Brambilla -. Credo che le cinquantenni farebbero meglio a collaborare con noi trentenni: chi non riconosce l'importanza delle nuove leve, come invece Berlusconi fa, è assolutamente miope. Io sono su un altro livello, i miei diritti li ho conquistati sul campo e mi sono meritata sempre tutto. Tutta questa gelosia nei miei confronti non mi risulta proprio. Anzi, ho riscontrato un'enorme solidarietá femminile, proprio per il mio indubbio valore. Anche se è vero come si dice, che la moglie è l'ultima a sapere delle corna».
02 febbraio 2007
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